Potrei dirvi di quanti
attraversano i binari
per scegliersi il posto migliore.
Per alcuni è nella direzione
del viaggio, con le spalle
alla stazione, per altri è accanto
a una ragazza. La donna riccia
che col collo lungo se chiude
gli occhi si addormenta
e si dimentica.
Il vecchio stempiato
– chi sa chi è stato
a metterlo sul treno –
coi calzini spaiati
uno bianco, uno crema.
Chi non ha il biglietto
finge d’essere straniero.
Ma lo studente lato finestrino,
che evidenzia di giallo
le fotocopie, perché
non si distrae?
Cosa è successo?
Vorrei dirvi d’essere diverso
eppure anch’io non vedo
l’ora di scendere in banchina
per cercare nelle tasche,
spegnere e riaccendere
la sigaretta.
Potrei dirvi di quantiultima modifica: 2008-10-21T10:49:00+02:00da
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